Non è stato un inverno particolarmente rigido dalle nostre parti ma la natura, dopo uno splendido quadro di colori caldi d’autunno è comunque andata in letargo...rami spogli, pochi colori, poca luce e giornate corte.
L’umore ne risente e sembrano sempre poche le energie per darsi un tono più gioioso...nel fine settimana c’è voglia di stare riparati sotto il piumone ed i buoni propositi di agire si vanno a far benedire.
Poi si comincia ad intravedere un cambiamento, prima impercettibile come quella luce che di mattina entra prima dalle fessure delle persiane, poi le temperature cominciano ad alzarsi e sembra che le forze vogliano ritornare...
Viene voglia di concludere la sera del venerdì con la preparazione di un ciambellone semplice, alla portata di qualsiasi dispensa, per poi svegliarsi il sabato mattina prima di tutti gli altri ed assaporarlo in silenzio,con un caffè caldo che emana aromi nelle stanze di casa, un cappuccino spumoso, una spremuta di arancia, uno yogurt....un libro pigramente lasciato a metà...
Questa ricetta la ripeto da anni, mantenendo costante la quantità di uova, acqua e olio, ma giocando sui 300 gr. di farina che a volte è interamente “00”, altre una miscela di tipologie diverse. Poi l’aroma è di arance o di limoni spremuti.
Ingredienti:
6 uova
300 gr, zucchero
300gr. di miscela farine ( 180 gr. farina di riso e 120 gr. farina 00)
120 ml olio EVO dolce
180 ml di acqua
1 limone spremuto e buccia grattugiata (limone della Costiera Amalfitana)
1 bustina di lievito per dolci
Un pizzico di sale
Procedimento:
Separare i tuorli dagli albumi. Sbattere i tuorli con lo zucchero finchè quest’ultimo non si sia sciolto. Aggingere la miscela di farine pian piano insieme all’olio ed all’acqua. Aggiungere il succo di limone filtrato e la buccia grattugiata. Aggiungere il lievito setacciato. Montare a neve fermi gli albumi con un pizzico di sale ed amalgamarli al composto lentamente. Versare il composto in un contenitore da ciambellone capiente precedentemente imburrato ed infarinato.
Cuocere in forno ventilato a 150°C per un’ora. Prova stecchino.
Questa è una ricetta che conosco a memoria e quindi posso farla ovunque.
Una fettina d’inverno accompagna i risvegli o le tisane pomeridiane, d’estate si sbrodola accanto ad una pallina di buon gelato ed una generosa spruzzata di cacao...
Una fettina d’inverno accompagna i risvegli o le tisane pomeridiane, d’estate si sbrodola accanto ad una pallina di buon gelato ed una generosa spruzzata di cacao...
Insomma è la mia ricetta semplice ma affidabile alla quale ritorno quando non voglio rischiare.
Come non rischio quando torno nei limoneti di mamma in Costiera e mi ritrovo, dopo un improvviso acquazzone, di fronte ad un nuovo raggio di sole che fa subito quasi primavera....e l’albicocco, che l’anno scorso ha dato forfait dopo una precedente annata meravigliosa, ha arricchito i rami, che sembravano secchi un mese fa, di mille germogli....fra un mese sarà in fiore e speriamo che a giugno sarà possibile farne tanta buona confettura....
Ho catturato un sogghigno di contentezza sul volto di mio padre mentre fa bottino delle sue creature, limoni pieni, succosi, dolci....questi pergolati li abbiamo creati pian piano da piantine prese in un vivaio tanto tempo addietro...oggi sono una meraviglia...
Per finire vi faccio vedere a che punto sono con la pasta madre...credo con i rinfreschi a metà strada....fra un pò potrò cimentarmi e vedremo....
Baci a tutti!!!